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146. Maria, avvocata nostra(2): le ragioni di una presenza tra ragione e fede

Dopo Dante: dall’arte all’antropologia tra il secondo e terzo millennio, la tradizione dei giuristi: da Alfonso Maria Liguori ai giuristi  del Novecento. Una speranza incorruttibile

 

 

(aggiornamento 6 agosto   2024)

Indizi

L’1 gennaio si ricorda Maria Madre di Dio. Nessuno come Dante ha espresso poeticamente questo corto circuito tra Creatore e creatura: “

“Vergine Madre 1, figlia del tuo figlio 2,

umile e alta 3 più che creatura,

termine fisso d’etterno consiglio,

tu se’ colei che l’umana natura

nobilitasti sì, che ’l suo fattore 4

non disdegnò di farsi sua fattura”

Ma l’ispirazione poetica non è certamente l’unica particolarità di Maria. Il 15 agosto si  ricorda l’Assunzione al Cielo di Maria di Nazareth, madre di Gesù. Una persona sarebbe stata esclusa dalla corruzione della morte, anticipando la resurrezione dalla morte. Sembrano dogmi lontani e impossibili. Come quello dell’Annunciazione che si ricorda il 25 marzo. Eppure anche nel dramma che viviamo  ormai da anni, in una società secolarizzata forse abbiamo bisogno di una persona che apra il nostro orizzonte verso una dimensione trascendente capace di sanare e dare ragione dell’esistenza di ognuno. Ad un certo punto ne abbiamo tutti bisogno. Le varie pretese apparizioni mariane, come quelle di Fatima, Mediugorje, Kibeho (Ruanda)  e la meno nota, più discussa, Garabandal  ci avvicinano a quegli eventi impossibili con alcuni indizi su cui si può riflettere

Nel considerare questo difficile oggetto di fede vanno considerati vari fattori rilevanti e decisivi anche per grandi giuristi del Novecento, persone abituate a ragionare e approfondire, come Giuseppe Capograssi e Francesco Carnelutti.

Nel precedente post si sono ricordati alcuni elementi e la posizione di Carnelutti che ha scritto un libro che commenta la preghiera dell’Ave Maria. Carnelutti l’ha invocata in un momento di grave pericolo quando stava fuggendo in Svizzera.

Qui sotto altri elementi (dopo i 9 considerati nel precedente post) da considerare e la posizione di Capograssi  

10 Presenza resistente. Ai piedi della croce nel momento più delicato, Maria resta vicino al figlio, un profeta in quel momento fallito, abbandonato da tutti. Ne esce una difesa del criterio di difesa e giudizio: la croce. Essere vicini a quello che la croce rappresenta  è fondamentale per tutti,  lo ha detto anche Piero Calamandrei.  Maria nella sua prossimità alla croce è quindi difesa attuale di ogni persona nella condizione di impotenza che caratterizza Gesù crocifisso.
Peraltro anche recenti pretese apparizioni di Maria sono avvenute prima di genocidi (Ruanda) o gravi conflitti (Yugoslavia) sembrano conferire alla stessa Maria il ruolo di difesa preventiva.  In ragione dell’inefficienza dei Tribunali e della debolezza psicologica delle persone, si tratta di un ruolo che, per la vera tutela dell’assistito, il giurista è sempre più chiamato ad assumere. 

Il titolo di Avvocata Nostra  appare quindi ben spiegabile in quanto, per vari aspetti, Maria sul piano difensivo è esemplare.
 
11  Maria ha ispirato anche le più alte rappresentazioni artistiche (es. Michelangelo, Leonardo (qui a fianco ai rx la quasi sconosciuta Maria della sua Adorazione dei magi), Raffaello
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
Maria pinturicchioPinturicchio,  Tiepolo). Nel vertice della bellezza e del significato di queste opere (non sempre comprese in profondità) Maria è diventata icona incorruttibile.
 
 
 
 
 
 
 
 
 
Nello splendido dipinto Pinturicchio ha pure accolto il committente:  senza committente (eh il cliente, la parte)  il dipinto non sarebbe giunto a noi…😉
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
12 Maria si trova al vertice della poesia universale con lo straordinario contributo di Dante, come già ricordato anche in una apposita conferenza a Vicenza
 
 
13 Difesa finale.   L’avvocato  Alfonso Liguori, poi diventato sacerdote e canonizzato ha scritto pagine importanti mantenendo anche le categorie giuridiche:  sottolinea come nel Giudizio finale Maria sarà un avvocato che è madre del Giudice. L’eccezione alle regole di rito sarà considerata in altro post.
 
 
 

Maria secondo il filosofo del diritto Capograssi

14 Contemplazione e azione,  consolante esperienza spirituale. Oltre a Carnelutti e Liguori scrivono molto bene su di Lei l’avvocato e filosofo del diritto Capograssi.

Capograssi   sottolinea la duplice operatività di Maria in contemplazione e azione: “Si celebra l’Assunzione della Vergine Santissima…Così alta nella nella contemplazione e così alta nell’azione” (lettera a Giulia Ravaglia del 15 agosto 1919)”.

In alcune lettere Capograssi sottolinea l’esperienza spirituale ricevuta, la sorgente da cui deriverebbe l’esperienza di Maria: “Sono tranquillo perché sento nel profondo delle cose, dentro e al di là da tutte le nostre cose, una immensa Misericordia, vedo un grande Cuore infinito, che palpita per noi, una tenerezza senza pari, egualmente infinita, che lagrima, prega, e illumina e conforta, e sublima la nostra miseria. A questa infinita Tenerezza, rivolgiamoci Giulia mia: questa deve essere la prova e il nostro sostegno nelle prove, in tutte le prove: e ti giuro che a certi tratti, il pensiero che viviamo in questo Amore infinito mi riempie di forza e consolazione…“(8 settembre 1920)

Sembra che Maria abbia consolato anche Eric Clapton come lo ricorda con Pavarotti:

Insomma ci sono vari elementi di eccezionalità per  considerare la presenza eccezionale di Maria con la sua specialità, al punto da non avere  conosciuto la corruzione della morte.

15 Si dirà che sono i nostri sogni. Senza dubbio  questa vicenda proietta molta luce di Speranza ma esistono altre cose che  diano  una così resistente eguale altra speranza? E siamo sicuri che quelli che sono i nostri progetti siano molto più affidabili e permanenti nel tempo?  Si dirà che non c’è concretezza… ma la vicenda di Gesù è un fatto storico e la sua presenza persistente condiziona anche il nostro calendario.E deve avere avuto una madre per fare quello che ha fatto. Queste figure con le loro misteriose relazioni possono decidere la qualità della nostra vita perché esse stesse incarnano una presenza più alta… Anche al di là della fede la nostra vita vale  se c’è quell’amore che lo stesso ha predicato,  altrimenti non so…

Scriveva Capograssi 100 anni fa esatti (al momento dell’aggiornamento dell’articolo):  “la vita vive in mezzo a queste lacerazioni il cui senso intimo noi vedremo quando si vedrà tutto il segreto significato, il segreto valore della vita nostra”(11 febbraio 1923).

16 Speriamo in Maria come relazione con un avvocato incorruttibile. Speriamo che sia così. La possibilità di Maria  conforta,  qui e ora. Non si è più soli. Secondo  Capograssi, se si ricambia in qualche modo,   questo sguardo, ci si rivolge a lei,  si aprono nuovi orizzonti. Si tratta di una esperienza  che molti hanno sperimentato e testimoniato.

” Madre dei cristiani che quando guarda col suo sguardo materno noi mortali, ci trasfigura in creature di cielo… Essa chiede per tutta la creazione sotto gli assalti del Male, sotto gli assalti..confortante cosa sentirsi presi e perdersi nell’inno di ringraziamento… e in  questa onda di vita e amore sentire tutta viva la speranza della vittoria del bene” (Capograssi Pensieri a Giulia 15.VIII.1921).

La sua tenerezza ci ricorda nostri doni e talenti. Come ci ricorda la parabola di Tolkien al cinema: 

https://www.youtube.com/watch?v=T6qc-dlUfhI&t=2s

Come ricorda Capograssi che fa memoria di Dante Maria  ricorda soprattutto il dono della vita 

”La Vergine Santa è di speranza Fontana vivace se pensiamo ad essa, se pensiamo all’infinito Amore materno che essa ha per noi, una dolcezza inesprimibile ci scende nel cuore perché tutto questo nostro destino, questo nostro itinerario così tempestoso, così battuto così talvolta singolare, ci è difeso da quella madre che è la  maternità stessa, che ha l’amore più alto di tutte le madri, ha l’amore da cui pure l’amore di tutte le madri deriva”(15 agosto 1923, Giuseppe Capograssi a Giulia Ravaglia)

Sarà tolto il dono della vita in questo mondo e allora l’unica speranza è la Pasqua di Cristo, la sua resurrezione e la Pasqua di Maria, la sua assunzione. Per questo è meglio augurare alle persone una buona festa dell’Assunta, per una contenuta gioia inestinguibile, piuttosto che il fuoco di paglia di un ferragosto edonista. Ferragosto sicuramente finisce, Maria probabilmente, ragionevolmente  no.

17 Qualcuno dirà:  “va bene Maria come avvocata ma poi… ma dai il corpo… è impossibile…” infatti anche alcuni teologi arretrano sul fronte della resurrezione dei corpi.  Eppure Angela Volpini, la veggente che avrebbe incontrato la Vergine per vari anni a partire dal 1947 ha affermato, da bambina di 7 anni, contro tutto e tutti, il suo incontro materiale con la Vergine che l’avrebbe sollevata in braccio… e riuscì a convincere pure il suo vescovo… Poi  il sacerdote Baget Bozzo che ha commentato queste apparizioni si è fatto seppellire proprio nei luoghi di quell’apparizione. Nulla è certo:  però è giusto considerare non solo il negativo ma anche qualcosa che illumini laddove tutto sembra spegnersi. Affermava il papa Paolo VI poco prima di morire: “nell’ora in cui cade il giorno contemplo il mistero della morte alla luce del Cristo che solo la illumina”. Questo mistero è stato possibile grazie a Maria. Un grande segno di speranza, l’unica resistente speranza,  e si riflette indiziariamente, in modo parabolico  anche nell’opera di Tolkien, anche nel film, nel videoclip al minuto 3 e 40: 

18 Anche  l’ultimo poderoso studio storico critico di Giuseppe Fornari, tra antropologia e filosofia (2020)   sembra indicare l’essenza di Maria:  “sostenere l’azione salvifica di Gesù”, di Gesù cioè, etimologicamente, del “Dio che salva”. Si tratta di un approccio alle Scritture che va oltre la lettera del testo (che spesso rende increduli), ed entra nella storia e nello  spirito che  attraversa le Scritture, le vivifica e entra nell’esistenza umana. L’arte che ha sempre illustrato  nei suoi grandi capolavori  grazie a questa critica e analisi storica continua a rinascere nel suo significato, con lo svelamento di Maria in  Leonardo o nella Madonna Sistina. PS. L’argomento è infinito, qui solo una bozza, spero sia un work in progress… Bisogna tener  conto che il dogma  è, per alcuni aspetti, all’esterno come le torri di un fortino. Al suo interno è invece luogo di  di sviluppo e prima di discussione (non sempre pacifica, per la scrittrice Flannery O’Connor era come un ring da pugilato). Peraltro Giuseppe Fornari nelle sue opere, anche in una che mi ha anticipato,  evidenzia una caratteristica straordinaria di Maria proprio a partire dall’Inno alla Vergine di Dante: la transitività da Maria ad altre persone con lo stesso Spirito. Come per Gesù la presenza mariana si trasmette temporaneamente ovunque è il suo spirito. Lo si riporta nel Vangelo anche se poche  avvertono l’incalcolabile portata:” «Chi è mia madre e chi sono i miei fratelli?»(«Chi è mia madre e chi sono i miei fratelli?». 49 Poi stendendo la mano verso i suoi discepoli disse: «Ecco mia madre ed ecco i miei fratelli; 50 perché chiunque fa la volontà del Padre mio che è nei cieli, questi è per me fratello, sorella e madre»(Matteo12,46-50)

19 Così nella esperienza di ognuno si incontrano persone che riflettono temporaneamente  alcuni aspetti di Maria, ne sono per noi la raffigurazione concreta, pur con i loro umanissimi limiti. Questo è un buon motivo per assumere come figura di riferimento Maria, per poterla riconoscere

I giorni adatti: a questa riflessione: festività mariane, mese di maggio e ottobre, periodi di grande difficoltà come al tempo della pandemia, 28 novembre Nostra Signora di Kibeho, 16 luglio Madonna del Carmelo, 11 febbraio Beata Vergine Maria di Lourdes, 15 agosto Maria Assunta, 5 agosto perché secondo una rivelazione privata particolarmente importante sarebbe il giorno di nascita della Madre.

Applicazioni:sembra particolarmente utile avere lo sguardo di Maria nell’affrontare i clienti e , comunque, le persone, nella consapevolezza che, in certi casi, anche la fermezza sua e di Cristo è necessaria.

53. L’Avvocata nostra, nell’antropologia, nell’esperienza giuridica (1)

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