“La verità non è giudizio, ma adesione ad un’evidenza concreta”( Nicolas Gomez Dàvila)
( aggiornamento 17 settembre 2024)
Una domanda sfuggente ma resistente è il tarlo di alcuni giovani professionisti del diritto: perché affaticarsi così tanto in una professione spesso poco riconosciuta, in molti casi poco efficace, superficialmente molto criticabile sul piano etico… “Che ci faccio qui?” direbbe Bruce Chatwin. Nel 2009 ho pubblicato un articolo per cercare di dare una risposta. Documenta uno strano incontro con l’antropologia e la filosofia avvenuto a partire dalla lettura di uno strano articolo sul Sole 24 ore nel 1998. Una originale antropologia trova per la professione un supplemento di conoscenza, un fondamento imprevedibile, proprio là generalmente dove si pensa ci sia una incompatibilità insanabile tra le convinzioni etiche e spirituali e la professione dell’avvocato. Proprio là dove la modernità presenta un rifiuto panico di gettare uno sguardo si trova un sorprendente e resistente significato tra ideale e reale. L’incontro tra la professione e il significato si svolge alla luce delle parole sorprendenti del più originale antropologo del Novecento: l’accademico di Francia Renè Girard, da poco entrato nella Biblioteca dei classici del diritto di Giuffrè. In questo percorso, in questa terra di mezzo, in una sorprendente dinamica rivelatrice e concreta, con strani e rivelatori richiami religiosi, non si è affiancati da rappresentanti istituzionali né da coloro che la visitano a piacimento, in cerca di un lontano fortino astratto, emozionale e rassicurante solo per i giorni di festa. L’avvio nasce da quello che apparentemente è il più originale e agitato pensatore anticristiano: Friedrich Nietzsche. Ma come è stato notato solo lui “Come un giocatore di poker, dopo un rilancio del piatto che era durato da quasi duemila anni, egli decide di andare a vedere” (così G. Fornari in Il caso Nietzsche).
Qui sotto, anche qui, si può vedere… leggendo l’articolo pubblicato su Iustitia nel 2009:
Una ragione in più per il giurista: vedere la vittima
qui l’estratto:
Temi: problema del fondamento (che ci faccio qui), Chatwin, Girard, Nietzsche
Nel video qui sotto Girard spiega la teoria in uno dei suoi ultimi interventi pubblici. Per capire meglio si può sottotitolare e mettere la traduzione in italiano attivando a destra la rotellina della traduzione.