primi ricordi della conferenza del 23 novembre 2018 a Vicenza tra gli avvocati. Domande e prime risposte
uno spirito ristretto non avverte che la piccola lotta personale e passionale della superficie, mentre Dante vede nel tumulto tragico della storia, il tragico e sereno formarsi di una civiltà superiore…(Giuseppe Capograssi a Giulia 24.I.1920)
(aggiornamento del 27 maggio 2022) Una conferenza sulla Giustizia di Dante si è svolta il 23 novembre a Vicenza. Con proiezioni delle immagini inerenti di Giotto, Michelangelo, Leonardo e la tradizione artistica italiana. Qui alcuni primi appunti sui temi che sono stati affrontati
PERCHÈ DANTE (con Capograssi)
- Dante indica una risposta alla crisi, su come reagire. In greco crisis vuol dire valutazione, discrimine, chiarimento, giudizio. Dante è andato in crisi, è stato esiliato. La reazione di Dante con distinguo nelle difficoltà è esemplare: creativa: è andato al di là. Al di là per i mistici significa al di dentro(J. Guitton) .
- Una conferma dell’importanza di Dante per i giuristi: è stato al centro della riflessione del più grande filosofo del diritto italiano Giuseppe Capograssi. Tutto iniziò con il regalo da parte della fidanzata Giulia di un’ immaginetta di Dante Alighieri. E Dante sarà una presenza costante nel loro carteggio.
- La visione in Dante è esemplare atteggiamento per il giurista: vede nelle complessità, nel caos delle questioni. Le affronta, subisce le conseguenze ma non vede solo il caos: osserva, pensa, scrive…
- Per l’attualità e la fine del tempo. Dante è rilevante oggi, ma anche se mi viene l’infarto tra 10 minuti… quale è il significato della mia vita? C’è speranza? In un volume edito da Giuffè che raccoglie gli interventi del convegno di Salina 2011 (Order & disorder) Giuseppe Fornari apre prospettive non prevedibili là dove molti commentatori si appoggiano solo ad una tendenza edonistica e/o moralistica, anche nel Canto più famoso: il quinto dell’inferno.
- Il passato pesa: c’è una liberazione possibile dalle conseguenze del passato? Dante e Dante in Leonardo da Vinci hanno trovato una soluzione.
- “Che ci faccio qui” si chiedeva il grande scrittore Bruce Chatwin. Quale è il fondamento della propria professione? Può aiutare a capirlo Dante anche secondo la più moderna antropologia e una Tradizione che tende, nei momenti più alti, ad accompagnare il dolore delle persone. Senza risultati scontati, piuttosto dentro il pericolo come direbbe Capograssi, nella lotta come hanno scritto, anche con i loro corpi, i protagonisti del Giudizio di Michelangelo. Dentro la crisi…
- Quale giustizia? la definizione di Ulpiano (Neminem ledere) si può sviluppare? Con Jean Guitton e Capograssi forse sì
II PERCHÈ il prof. FORNARI
Professore di storia del pensiero filosofico prima all’Università di Bergamo e dal 2020 all’Università di Verona il prof. Giuseppe Fornari è uno studioso di Dante, in particolare dell’Inferno dantesco ed è, per passione e studio accanito, uno dei migliori esperti sulla grande arte italiana. Ha scritto sulla giustizia di Dante negli atti di un convegno del 2011 a Salina. Sulla giustizia ha fatto presso l’Ordine degli avvocati di Vicenza analoghe conferenze nel 2012 sulla giustizia di Michelangelo (riportata sulla rivista Iustitia nel 2013 con importanti riferimenti danteschi) , nel 2013 e 2014 su Caravaggio, nel 2015 su Tiepolo, nel 2019 su Leonardo da Vinci. Ha difeso Leonardo da certi equivoci commerciali sul Cenacolo di Leonardo in Tv chiamato da Giovanni Minoli. Ha scritto sulla giustizia di Manzoni, ha parlato e scritto sulla giustizia dei greci all’Università di Milano, su Michelangelo, sul giurista e politologo Schmitt nel suo libro Catastrofi della politica. ha scritto 4 libri d’arte:1 su Caravaggio, 3 su Leonardo e il Rinascimento. nel libro su Caravaggio accenna alla giustizia di Michelangelo e a quella di Dante. Ha dato un suo contributo fondamentale alla Biblioteca dei classici del diritto di Giuffrè introducendo il libro, Origini violente, che annovera l’antropologo Renè Girard tra gli autori fondamentali per comprendere la genesi del diritto