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Il Nicodemo dubbioso dell’avvocato Carnelutti

I limiti  nel  dubbio  ed una efficace operatività silenziosa che asseconda un vento ignoto, oggi maggiormente identificabile…

 

 

Mi piace il vento perché non si può comprare (G.Agnelli)

(aggiornamento del 31 agosto 2024)

In certi casi manca la fiducia e la vita sembra sprecata. Ma talvolta altri elementi comportamentali che resistono  sembrano sopperire e dare un senso fondamentale  anche alla persona che non riesce ad avere fiducia.

Sul piano letterario nel suo libro Figure del Vangelo l’avvocato Francesco Carnelutti si occupa di Nicodemo, il fariseo che parla di notte con Gesù (Gv. 3).

 

 

 

 

 

 

Insieme a Giuseppe di Arimatea Nicodemo chiede anche il corpo di Gesù e lo prepara per la sepoltura (Gv. 19,6). Michelangelo lo ritrae anche nella famosa Pietà Bandini

 

 

 

 

Nel suo libro l’avv. Carnelutti ne delinea un tratto negativo. Nicodemo incontra Gesú di notte, di nascosto e quindi sarebbe un uomo limitato  dal dubbio e quindi non parteciperebbe  pienamente alla vita di fede indicata dal suo maestro. D’altro lato oggi alcuni commentatori hanno sottolineato invece che proprio il carattere nascosto ma efficace della adesione di Nicodemo  a Cristo rappresenta una modalità di adesione a Cristo, silenziosa, particolarmente efficace nel mondo contemporaneo che ha bisogno non di solo di trasmettitore di un messaggio ma soprattutto di testimoni viventi, operatori in un silenzio eloquente. In quest’ultimo modo si supererebbe il pregiudizio e l’ostilità verso il cristianesimo, con la  sua misteriosa  operatività, ricreativa e  silenziosa.  Nell’ambito religioso su questo punto sono concordi Paolo VI, Papa Francesco, il fondatore dell’Opus Dei S. Josè Maria Escrivà de Balaguer e anche alcuni comunicatori di formazione personale e valori. Fare (amando) e tacere.

Questo tema è presente anche in Batman begins di Nolan: “… è ciò che fai che ti qualifica”.

Da un lato è vero: c’è bisogno non solo di trasmettitori di un buon  messaggio ma soprattutto di testimoni. D’altro lato è anche vero che, di fronte al generale analfabetismo sulle dinamiche comportamentali e sui valori che costituiscono la spiritualità*, anche davanti  all’attuale attacco unanime contro il cristianesimo e contro i valori che lo compongono(che poi implica il disinteresse verso la cultura greca e romana), una qualche idea di chiarimento, una minima difesa è necessaria. Non si tratta di invocare una superiorità spirituale, piuttosto, semplicemente, di cercare un equilibrio,  custodire un nucleo essenziale e non pensare che l’unica cultura possibile sia solo quella meramente scientista e di segno opposto. Allora colui che è portavoce e portacroce può diventare come una spia in campo nemico(usa questa analogia anche Chesterton per indicare l’incarnazione), una spia luminosa. Nicodemo nel suo avvicinarsi a Cristo, nel suo dialogo ha contribuito a scolpire la speranza di generazioni di persone che nel rispetto delle altre vogliono essere libere: «In verità, in verità io ti dico, se uno non nasce da acqua e Spirito, non può entrare nel regno di Dio… Il vento soffia dove vuole e ne senti la voce, ma non sai da dove viene né dove va: così è chiunque è nato dallo Spirito”.

Anche Giuseppe Capograssi nel suo carteggio con la fidanzata Giulia sottolinea l’importanza del messaggio:“Ricordati le belle parole di Gesù nel Vangelo di Giovanni” Tu senti la sua voce”. Questo è l’essenziale”(15.IX. 1922)

Il fascino  del vento inafferrabile  ha catturato anche Giovanni Agnelli:  “Mi piace il vento perché non si può comprare”.

La frase l’ho  citata nella mia agenda del 2017 e ora è collocata anche in una agenda legale processuale del 2024). Giovanni Agnelli era noto come l’Avvocato” ,anche se quanto a titoli non lo era. Sostanzialmente bisogna tuttavia riconoscere che la sua abilità diplomatica di presentarsi  e relazionarsi per certi aspetti ha difeso ‘immagine del nostro Paese e in vari casi ha avuto effetti positivi. Quindi la dicitura di ” avvocato” come L’avvocato d’Italia” aveva una ragione, non tecnica.

Cosa voglia dire  vento nel senso più profondo e spirituale resta tuttavia ancora ignoto ai più, e questo sito web lancia qualche ipotesi fondata sull’antropologia e sulla filosofia più avanzate

 

Anche Carnelutti è rimasto affascinato dall’immagine del vento, vi è ricorso per cercare un immagine per l’avvocatura,  nel suo testamento: “anche l’avvocatura, dopo tutto, è un mistero… Si sono fatti passi giganteschi nello studio della materia. Ma insieme si è ingigantito il mistero del donde viene e dove va. Sono ancora le parole di Cristo che risuonano solenni al nostro orecchio «lo spirito non sai donde viene né dove va» (Francesco Carnelutti, in Vita da avvocato). Alcune Scritture descrivono questo come  una brezza che esprime la voce di un silenzio sottile: ascoltandola il profeta Elia riconquista l’equilibrio perduto. Altre Scritture vedono nel vento la riconquista della coscienza delle proprie colpe e la visione di Colui che le perdona.  Le ultime sottolineature antropologiche degli ultimi cinquantanni hanno mostrato come  il  mistero che affascina anche Carnelutti possa essere meglio spiegato. In quel vento ci può essere la voce che normalmente viene maltrattata e messa sotto silenzio. Ma “il nostro coro unanime non può coprire la voce che ci rifiutiamo di ascoltare”(R. Girard). C’è la rivelazione  con una luce particolare

E allora se quella invocazione viene raccolta quel vento diventa gagliardo

Allora si ricomprende in modo nuovo anche il tema della fede così presente in Carnelutti che per Calamandrei diventa fede nel diritto. Si riesce ad approfondire cosa voglia dire essere testimoni e custodire un nucleo culturale.  Quando si riesce  a vedere, dentro la complessità, le vittime.  Dentro una realtà che si dilata, talvolta si rovescia nella verità si tratta di vedere, ascoltare una voce soffocata e prendersene cura. E non è sempre presente interamente  in una persona specifica, è talvolta  parziale e intermittente.

Nella Pietà Bandini di Michelangelo la profondità e la forza spirituale del personaggio che vede e custodisce il corpo di Gesù crocifisso dagli uomini è scolpita da Michelangelo in modo incomparabile lasciando attraversare la forza che cambia la storia degli uomini 

 

*il tema è peraltro ripreso propositivamente, con efficacia e spesso verità, da molti comunicatori nella formazione personale, come il giurista psicoterapeuta Scardovelli

Applicazioni: Nicodemo ricorda l’importanza di una testimonianza silenziosa e, forse, argomentando anche  a contrario dal suo dubbio, di regola, nell’azione, di  una risolutezza convinta. Ma non si tratta di qualcosa di genericamente propositivo, è la testimonianza e l’azione con amore nel rapporto con la verità,   a partire dalla  vittima innocente

temi: Carnelutti, Nicodemo, testimonianza silenziosa

giorni: 31 agosto

stato: bozza