Staccarsi per poi attaccarsi (Teilhard de Chardin)
La passività di Rosmini e altre convergenze
(aggiornamento 1 luglio 2024) Alla volte la domenica si è inquieti perché non si riesce sempre a vedere un giusto disegno nella propria storia e può accadere anche quando abbiamo dei momenti di intervallo nel lavoro.
Dentro la vita frenetica ed esigente, dentro i nostri gusti delicati è difficile riuscire ad avere visione e riposo. Ma un momento di osservazione, di contemplazione è necessario. Alle volte bastano pochi momenti per respirare e vedere le tracce di un sentiero che può ridare motivazione. Poi la regola è quella del piccolo passo, come indicava Newman, nell’umiltà come suggeriva la grande visione del mistico Ruysbroeck, ma intravedere una certa direzione aiuta. Lo suggeriscono anche le opere di Andrea Bianconi, anche con la sua poltrona che invita ad un arresto creativo della propria attività, per ripartire con una direzione, un altro spirito. L’11 giugno 2023 viene collocata nella piazza del suo paese, un paese molto laborioso e che per questo ha bisogno di momenti ri-creativi. Le frecce ed il cuore disegnati su quella poltrona riprendono il tema del fantastic planet che ripercorre la visione di Dante e che Bianconi ha illustrato con immagini di sintesi in alcune mostre: dalla gabbia infernale e opprimente si può passare ad un mondo orientato.
Nei libri di Bianconi, ben commentati da Giuseppe Frangi, si sottolinea questa possibile e sorprendente ri-significazione, condivisibile che ha visitato l’artista nel suo travaglio. E la traccia di salvezza è stata portata anche nel carcere di S.Vittore a Milano come riporta Il diario di un pre-carcerato curato dallo stesso Frangi.
Un aiuto importante per ritrovare pace può venire viene dal più grande filosofo del diritto italiano: Antonio Rosmini.
Prima Rosmini è stato prima accolto dalla Chiesa Cattolica come personalità autorevole, poi messo all’Indice come autore di libri proibiti e, infine, dichiarato Beato (la sua festa è il 1 luglio) .
Il principio di passività di Antonio Rosmini è tutto da riscoprire: aiuta ad apprezzare l’attesa, anche in divano e pantofole… ma solo fino ad un certo punto…
Lascio a Giuseppe Capograssi, il più grande filosofo del diritto del Novecento, la possibilità di spiegare bene il principio nei suoi Pensieri a Giulia. Lui lo ha letto direttamente e ha ricostruito i principi fondamentali del suo insegnamento.
Qui la sua lettera:
qui un’altra sua perla: https://www.facebook.com/PensieriAGiulia/photos/a.365903203471923.88265.365872683474975/1546726752056223/?type=3&theater
Qui a sinistra il principio di passività nel libro a fumetti sulla vita di Rosmini:
Il principio di passività si fonda sulle Scritture ma potrebbe dialogare anche con la filosofia zen oggi tanto di moda. L’annullamento che richiede è in certi casi e momenti totalizzante, faticoso ma liberatorio. Aiuta a dare uno sguardo anche alle situazioni migliori che si sono determinate nel corso della vita, risultano memorabili scie “unendo i puntini”, come afferma Steve Jobs nel suo famoso discorso agli studenti. Si potrà riconoscere una scia luminosa fatta da momenti da ricordare, di una carità realizzata. La sola che, come sottolineava Capograssi nella sua prima opera (Saggio sullo Stato) dona la pace: ” per noi il riposo è solo nella verità e solo la carità lo concede“. Ma se la carità e quindi una diversa giustizia è stata possibile si potrà ripetere. Qui è l’occasione di naturale sviluppo e slancio per il futuro.
“Il ricordo di una grazia è ancora una grazia” come ha ricordato l’antropologo Renè Girard nel suo discorso di insediamento all’Accademia Francese. Alcuni potranno trovare una certa difficoltà per alcune ferite subite nel corso della vita. Anche questo problema merita molta attenzione. Qui una importante possibilità riparativa nell’ambito religioso. In ogni caso, propositivamente, a partire dal perdono, si può guardare avanti, o almeno qui e ora, a partire dal fatto che siamo qui a scrivere o a leggere, un privilegio negato a molti…
Qui una delle opere di Bansky che indica un momento di intelligente passività, coniugata alle parole. Riunisce saggezza, leggerezza e sensibilità contemporanea
Anche Elon Musk ha la sua idea interessante, praticata dai millennials con momenti di raro riposo intoccabile che nasce da un atteggiamento diverso.
Ma se “la Giustizia è l’ordine dell’essere”( A. Rosmini) essa deve sempre rinascere come un’alba con la sua fatica per ordinare le azioni… non si sfugge al sacrificio, al tempo necessario. Eppure nell’amore con cui si svolge la professione anche nell’attesa del risultato finale una presenza si rende viva, una forma si delinea. Nell’immagine si ricorda anche il sacrificio dei protomartiri, ricordati il giorno prima della memoria di Rosmini. Quei sacrifici, come quelli delle persone cadute nei conflitti mondiali, ridimensionano lo spavento per i nostri sacrifici quotidiani.
Applicazioni: Il principio di passività lo potremmo applicare non solo al riposo domenicale ma anche nel lavoro. Davanti alla esigenza di creare di documenti giuridici per tutelare le persone possiamo avvalerci anche di un aiuto già pronto. Prima di affannarci alla personale creazione di testi si possono raccogliere le volontà dell’assistito, i modelli già pronti, le migliori fonti normative e da lì trarre forme e contenuto. Adesso sono da utilizzare le potenzialità dell’Intelligenza Artificiale, è un rischio perché sottrae molto lavoro ma per certi aspetti può liberare da lavori ripetitivi. Sul piano del metodo, oltre alla consapevolezza dell’importanza del proprio lavoro e alla saggezza ebraica per cui Dio è là dove lo si lascia entrare, si può ricordare il pratico metodo pomodoro incisivo e ben illustrato in questo sito: https://www.mirkocuneo.it/la-tecnica-del-pomodoro/
Anche così si può raggiungere una pienezza anche verso se stessi mentre si lavora per la giustizia riattualizzando in pratica (con carità anche verso l’operatore che nel fine cerca la carità) il principio di Antonio Rosmini (la carità è la pienezza della legge) , una breve pausa è carità verso se stessi.
Sul piano delle scelte processuali si cerca la scelta migliore, meno pesante sul piano del rischio delle spese (art.92 c.p.c.). Cercando un esempio in proposito un autorevole collega mi ha fatto rilevare la duttilità del ricorso all’accertamento tecnico probatorio ai fini della composizione della lite (ex art. 696 c.p.c.) . Sembra che abbia il grande vantaggio di non prevedere il rischio di pagare le spese nel caso in cui non si accerti il danno. Il nostro sforzo originale sarà poi di cercare solo le varianti significative e specifiche adatte al rapporto giuridico che stiamo esaminando. Cercheremo in generale non tanto di esprimere la nostra personalità (cerchiamo invece di aiutare gli altri a trovare la propria identità mettendoli al centro con uno sforzo considerevole di adattamento all’altro) ma, piuttosto di “sforzarci per lasciarci trovare” (Rosmini), come peraltro suggeriva S. Ambrogio a S.Agostino (con riferimento all’incontro con la Verità) e lasciarci attraversare dal migliore Spirito delle leggi (cfr. Montesquieu), calato nel concreto, con il nostro amore e sacrificio.
Temi : pace, prospettiva, Jobs, unire i puntini, Rosmini, Montesquieu
giorni: domenica, 1 luglio per Rosmini
video clip: aiuta una passività ri-creatrice un video tratto dal film Kung Fu Panda: