Da appassionato tifoso di Jimmy Connors sono venuto a capire, in un raro articolo scritto da Connors stesso e ripreso su una pubblicazione on line, perché nel 1977 aveva perso in finale da Borg a Wimbledon .
La svolta negativa sembrò nell’ultimo game un suo inspiegabile doppio fallo. Aveva recuperato da o/4 al 4 pari. Così scrive:
“Nel 1977 contro Biorn Borg per esempio ero sotto di due set a uno ma facendo appello a tutte le mie forze riuscii ad aggiudicarmi il quarto. Subito dopo ebbi un calo di rendimento e subii due breaks nel quinta set, andato sotto per quattro a zero. Un’altra combustione di adrenalina mi portò sul quattro pari; ma a quel punto non avevo più niente da spendere e persi il quinto set per 6-4 e con esso la finale.Un andamento e un punteggio simile li ritroviamo nella finale del 1982 contro John McEnroe. La differenza fu che io avevo molta più adrenalina da spendere nella parte finale del quinto set e vinsi così il mio secondo titolo a Wimbledon.Scegliete con cura i momenti dei vostri exploit e vincerete molti più match”(Articolo scritto da Jimmy Connors e pubblicato in Italia dalla rivista specializzata “Matchball”).
Il rapporto giusto con l’energia
Jimmy Connors ammette che quella sconfitta è diventata una lezione che lui ha imparato e che ora ha trasmesso ad altri: la necessità di dosare l’energia… In quel game finale era rimasto senza energia
Applicazioni per i giuristi: fare cambi di campo per riprendere energia, piccole pause per allargare la visione e per vedere come guarda controparte
Come ricorda, pur nei suoi limiti, la celebre scena di un famoso film, Spy Game: al minuto 1 e 29 il maestro ricorda all’allievo di non sprecare tempo prezioso
richiami: la virtù della temperanza
giorni: 20 giugno (1977, quella finale)
Stato articolo: bozza