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53. L’Avvocata nostra, nell’antropologia, nell’esperienza giuridica (1)

Dal dramma al coraggio sovrano, alla responsabilità e al  perdono

Mi basta pronunciarla… affinché a quell’azzurro, a quel profumo, a quel sorriso si apra l’anima mia (Francesco Carnelutti) 

(agg. 23 giugno  2024)

Davanti alla pandemia,alle guerre  e alla crisi internazionali  gli strumenti tradizionali come la scienza, anche geopolitica, mostrano parecchi limiti. Confidiamo possano presto migliorare. Davanti alla fragilità umana un qualche conforto può venire dalla fede cristiana che negli ultimi tempi è stata fortemente ridimensionata nella sua rilevanza sociale. Vediamo se e quale aiuto può dare con alcuni appunti anche con riferimento alla festa del 25 marzo quando si  ricorda l’Annunciazione dell’angelo a Maria. Nel racconto del Vangelo di Luca  c’è la proposta a Maria di diventare, per opera dello Spirito Santo,  la madre di Gesù.  Gesù nella lingua aramaica si scrive  Jeshua, parola che indica e  significa  il Dio che salva. Maria ne consente l’incarnazione. Sembra un dogma lontano e impossibile. Tuttavia nel considerare questo oggetto di fede vanno considerati vari fattori interessanti  anche per grandi antropologi, filosofi e i grandi giuristi del Novecento come Capograssi e Carnelutti. Tali fattori possono interessare tutti perché come scriveva Simone Weil “i Vangeli prima di essere teologia sono una antropologia” e hanno una sua rilevanza culturale e spirituale anche a prescindere dal proprio credo religioso
1 Nel racconto dell’Annunciazione  dell’angelo a Maria la delicatezza di Dio è stata estrema. Dio  ha chiesto il consenso a Maria. C’è in questo un’opposizione simmetrica ai racconti  dei miti pagani dove il concepimento di Dio avviene per ratto e stupro (lo sottolinea il grande antropologo Renè Girard). Nel racconto c’è la difesa di una donna che responsabilmente sceglie di diventare madre. Lei decide se accettare  lo stato di eccezione che implica fango e fatica estrema. La sua libera decisione di  decidere per lei lo stato di eccezione la rende sovrana secondo la definizione di Carl Schmitt:”Sovrano è chi decide sullo stato di eccezione” . Per questo la regalità è uno dei suoi titoli ma in questo caso la gerarchia è rovesciata, Maria è colei che serve. Nei rapporti con i  figli restituisce la delicatezza di cui c’è bisogno: stando vicino a Gesù al momento della prova (Gv 19,25, e poi nel rapporto con le persone a cui Gesù estende la madre (Gv 19,26-27). Questa delicatezza diventa possibile presenza amorevole dentro i rapporti umani, amore concreto, anche mediante le figure che la richiamano.

La  verità di Maria  smaschera molte falsità di quei narratori che tendono ad occultare la violenza nei miti che trasfigurano i persecutori e le vittime dove le donne vengono uccise e poi trasformate in statue. Finalmente vengono riconosciute le vittime nascoste come un antico mistero cristiano  svela.
2 Maria secondo il Vangelo dopo aver creduto possibile l’annuncio ha chiesto ragionevolmente spiegazioni al messaggero. Un po’ come gli avvocati quando ricevono richieste oltre il  limite e cercano poi di realizzare il possibile nell’interesse vero dello stesso.

3 Maria non è stata solo una persona che ha ricevuto una particolare annuncio. Ha avuto una vita molto difficile: dopo l’Annunciazione e durante la Passione. Inoltre secondo i Vangeli in almeno un paio di volte è stata mortificata dal figlio (alle nozze di Cana Gesù le dice: “che ho a che fare con te donna?”Gv2,4; Al ritrovamento del Figlio dodicenne al tempio: “Non sapete che devo occuparmi della cose del Padre mio? Lc 2,49). Nell’assenza di gerarchie tra le persone  capita anche agli avvocati. Ma queste umiliazioni, come rileva Carnelutti, possono essere liberanti

4 Maria ricapitola tutta la storia delle donne che hanno sofferto nella storia, e poi sono state  divinizzate, come  la Dea Madre. Il filosofo  Giuseppe Fornari che insegna storia del pensiero filosofico a Verona rileva inoltre che con Maria la figura femminile viene valorizzata: “La figura di Maria ci appare come riscatto di milioni di anni di storia dell’umanità, lungo i quali l’umanità mai si sarebbe salvata senza la funzione protettiva e amorosa delle donne…”. Si tratta di una figura esemplare anche per l’avvocato che può riscattare in vari casi l’immagine e il ruolo (personale o imprenditoriale) del cliente.

5 Sul cuore del Figlio e di Maria si possono fare varie ulteriori riflessioni antropologiche, al di là della possibile devozione. Maria e Gesù nella loro esperienza respingono e invertono dinamiche negative: Maria e Gesù, come rileva Dante Alighieri,  piuttosto che far del male agli altri  accettano di subire su di loro il rischio della violenza e riempiono di amore la violenza morale (Maria) e fisica (Gesù) a cui sono sottoposti. Maria quando accetta di far nascere Gesù è sottoposta ad emarginazione sociale e rischia la lapidazione.  Gesù, dopo aver rivelato l’intera verità agli scribi e farisei, accetta e subisce la crocifissione perdonando i carnefici. Si è al cuore della salvezza offerta dal cristianesimo.  Anche per questo si onorano i loro cuori.

6 Scrivono molto su Maria  nel Novecento sia il processualista Carnelutti che l’avvocato e filosofo del diritto Capograssi.
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
Francesco Carnelutti crede nella intera vicenda di Maria a tal punto da dedicargli un libro. E ha invocato Maria in un momento di grave pericolo quando stava fuggendo in Svizzera.
Qui l’avvio del suo libro con il commento del primo versetto: https://drive.google.com/open?id=1iEodb8L0ez1UqaIuq3kNroCoZeIKZQOu
 

Insomma ci sono vari elementi di eccezionalità per  considerare almeno degna di rilevanza e riflessione l’ipotesi dell’Annunciazione.

7 Si dirà che sono i nostri sogni. Senza dubbio  questa vicenda ha proiettato  molta luce di Speranza ma esistono altre cose che  diano  una così resistente eguale altra speranza? E siamo sicuri che quelli che sono i nostri progetti solidi e immanenti siano molto più affidabili?  Si dirà che non c’è concretezza… ma poi l’annuncio si è incarnato. La vicenda di Gesù è un fatto storico e la sua presenza condiziona anche il nostro calendario. Decide la qualità della nostra vita… Anche al di là della fede ( peraltro presenza centrale anche dei film di Nolan, tra cui  Tenet), la nostra vita vale  se c’è quell’amore che lo stesso ha predicato,  altrimenti non so…

8 L’avvocato Alfonso Liguori poi diventato sacerdote ha definito Maria come nostra Avvocata, espressione utilizzata prima dal  monaco disabile Ermanno, autore della preghiera del Salve o Regina. Speriamo che sia così. La possibilità di Maria  conforta,  qui e ora. Non si è più soli. Secondo la Tradizione Maria  é stata assunta in Cielo ma la sua trascendenza non le ha impedito più volte, nel corso della storia, di manifestare  la sua maternità con apparizioni ad alcuni veggenti e testimoni.

9 il National Geographic ha definito in una copertina Maria. La donna più potente del mondo

Anche  Capograssi ha una grande fede in Maria. Così scrive:Madre dei cristiani che quando guarda col suo sguardo materno noi mortali, ci trasfigura in creature di cielo… Essa chiede per tutta la creazione sotto gli assalti del Male, sotto gli assalti… confortante cosa sentirsi presi e perdersi nell’inno di ringraziamento… e in  questa onda di vita e amore sentire tutta viva la speranza della vittoria del bene” (Capograssi Pensieri a Giulia 15.VIII.1921). Secondo Capograssi se  si ricambia, in qualche modo,  questo sguardo, se ci si rivolge a lei,  si aprono nuovi orizzonti. Si tratta di un’esperienza  che molti hanno sperimentato e testimoniato. Abbiamo sperato  che questa esperienza  rinnovi la speranza,  anche davanti alla pandemia  e nel 2024 davanti alle guerre con il rischio dell’escalation

Qui un suggestivo  trailer di un docu-film del 2020 riscopre, con l’aiuto rivelatore del grande scrittore russo Grossman, un capolavoro di  Raffaello, la Madonna Sistina. Nell’infinito dell’arte si  illuminano i grandi drammi del Novecento, con la scoperta di una inattesa antropologia. Senza perdere la necessità di riconoscere la responsabilità umana e il giudizio necessario sui fatti avvenuti, l’arte di Raffaello mostra persone  illuminate da una luce che può affrontare il dramma e la tragedia nel  coraggio e perdono incarnati e dipinti in Maria e Gesù:

(Gv 19,26-

PS. L’argomento è infinito, qui solo una bozza, spero sia un work in progress… Bisogna tener  conto che il dogma  è, per alcuni aspetti, all’esterno come le torri di un fortino. Al suo interno è invece luogo di sviluppo e prima di discussione (non sempre pacifica, per la scrittrice Flannery O’Connor era come un ring da pugilato).

I giorni adatti a questa riflessione: festività mariane (es. Maria Madre delle Chiesa, lunedì dopo Pentecoste, Maria Regina il 22 agosto), m(Gv 19,26-ese di maggio e ottobre e in momenti di grande pericolo come nel caso del Covid19 o di  guerre;  S.Alfonso  1 agosto; 5 agosto secondo alcune rivelazioni la nascita di Maria.

Per il seguito di questa riflessione si veda:

146. Maria, avvocata nostra(2): le ragioni di una presenza tra ragione e fede

Al di là delle ricostruzioni dirette ed esplicite sulla figura di Maria nel cinema appare interessante anche la sua presenza indiretta, tramite racconti fantastici che suggeriscono l’idea della presenza di  una donna decisiva nel far nascere o rinascere le persone al minuto 2 e 40 ss: Lady Galadriel, nel 2022 protagonista anche nel prequel Gli anelli del potere